giovedì 2 giugno 2011

The Surrender




The Surrender di Tony Bentley 

Questo libro l'ho amato fin dalla prima riga. 
E credo anche per voi sarà così... 

Ex ballerina classica, Toni Bentley racconta in questo memoir la propria storia ma soprattutto la propria iniziazione erotica al sesso anale, l'incontro con l'uomo che le ha cambiato la vita, la scoperta di sé come donna e come persona, la predilezione per la sottomissione fino alla completa accettazione di sé. Toni Bentley è stata un'apprezzata ballerina con il grande maestro Balanchine al New York Ballet. Costretta a interrompere la sua carriera per un incidente alla gamba, ha iniziato a scrivere. Come giornalista collabora con "The New York Review of Books", "Rolling Stone", "Ballet Review" e altri giornali. 

Ecco alcuni brani tratti dal libro: 

L'inculata è il gesto antiromantico per eccellenza, a meno che, come me, la vostra idea di idillio non cominci in ginocchio, con il viso affondato in un cuscino. Nella terra di dietro non c'è posto per poesie, fiori e promesse di amore eterno. L'ingresso del culo ha a che fare col limite scomodo della verità, non con le morbide pieghe del sentimentalismo insite nell'amore romantico. Ma metterlo nel culo è un atto più intimo che metterlo nella fica. Si rischia di esporre la propria merda, in senso reale e metaforico. Si lascia entrare un uomo nelle proprie budella (il proprio spazio più profondo, lo spazio che per tutta la vita ci insegnano a ignorare, nascondere non nominare) e ne nasce la consapevoleza. E chi ha più bisogno di diamanti, perle e pellicce? Solo quelle che non hanno mai vissuto quello che ho vissuto io. La terra promessa, il Regno. 
Se permetterete ad un uomo di incularvi (e tale privilegio dovrebbe spettare solo ad un amante davvero sensibile) imparerete ad abbandonarvi ciecamente non solo a lui ma a voi stesse, a perdere completamente il controllo. E oltre il controllo c'è Dio. 
[pag. 21] 

Le indicazioni sono chiare: se vuoi procreare entra dalla porta principale, ma se vuoi entrare davvero a far parte dei meccanismi interni di una donna, penetrare il suo essere nel modo più profondo possibile, il tuo ingresso ideale è la porta di servizio. [...] Le fiche sono una storia vecchia (sono stanche, tradite, sovrautilizzate, usate come ripiego o senza criterio) e le hanno pubblicizzate, politicizzate e affrancate fin troppo. Non sono più indecenti, non sono più il luogo della sfida, della ribellione, della rinascita. Ormai le fiche sono troppo politicamente corrette. Il culo è il posto più alla moda: il terreno per gli anarchici, gli iconoclasti, gli esploratori [...]. L'inculata riallinea i piatti della bilancia tra una donna che ha troppo potere e un uomo che ne ha troppo poco. 
[pag. 94] 

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