mercoledì 15 giugno 2011

Officina del Piacere

Nasce a Milano: L'Officina del Piacere.

 Chi siamo 

Siamo un gruppo di amici, appassionati del piacere, dell’erotismo, normale e alternativo (se la normalità è una categoria che si può applicare a qualsiasi espressione umana, e in particolare all'eros) crediamo che stare insieme in allegria nutrendosi di buon cibo e buone idee sia uno dei modi migliori per vivere in questo mondo. Per questo abbiamo deciso di cercare di costruire una cosa che in Italia, e a Milano in particolare, ancora non c’è: un luogo dove creare una casa, un punto di incontro, un’officina, per l’appunto, dove portare avanti i nostri interessi. I nostri e di molti altri. 

Per questo abbiamo deciso di chiamarci 
Officina del Piacere 

• Obiettivi della Associazione 
Il nostro obbiettivo è quello di favorire la diffusione di una cultura erotica, sana e onnicomprensiva, che parli con tranquillità di sesso, BDSM, sessualità alternative, kinky e quant’altro, sotto tutti gli aspetti della creatività, con un accento ben preciso sulla convivialità e sulla condivisione delle idee, mediante l’organizzazione di eventi culturali e occasioni di incontro. Pensiamo a mostre di arti visive, personali e collettive, letture e presentazioni di libri, seminari. Il tutto ispirato da profondo rispetto per le persone e per le loro idee. 


• Visione 
Nel corso del tempo intendiamo proporre parecchie iniziative, di diverso tenore e impostazione. Una caratteristica comune, ovviamente, sarà l’argomento, il piacere in tutte le sue declinazioni, quelle erotiche innanzitutto. Un altro aspetto, che riteniamo molto importante, sarà l’inclusione. Intendiamo infatti da un lato cercare di coinvolgere il più possibile i soci nella individuazione e nella realizzazione delle iniziative, dall'altro vogliamo inserire, nella maggior parte dei nostri eventi, giovani studenti di arti varie, come osservatori attivi, per introdurli gentilmente a una sfumatura del mondo che forse non hanno ancora incontrato. E anche, se vogliamo, per introdurre nel nostro mondo la loro visione. Che potrebbe avere con la nostra più punti in comune di quanto pensiamo. 

• Attività previste (a breve e medio termine)
Alcune proposte di iniziative 

TITOLI di mostre / rassegne 
L'immagine erotica maschile al di fuori del canone estetico gay. 
Eros senza perfezione (O l’immagine erotica del corpo imperfetto) 
Oggetti del desiderio 
Amore e corde 

Tutte le mostre verranno inaugurate con un aperitivo serale. 


APPRENDISTATO IN OFFICINA 
Trucco - parrucco fetish 
Impariamo assieme a riparare il nostro vestito di latex 
Corsi di fotografia erotica/fetish/BDSM(vari livelli) 
Workshop di shibari 

Nei giorni di seminario vorremmo affiancare il più spesso possibile al momento di apprendistato un momento di reportage/laboratorio di immagine, richiamando studenti d’arte, di fotografia, di cinema... 

PAROLE LIBERE IN LIBERA SERATA 
Aperitivi, degustazioni di cibi e vini, musica autogestita. 

OFFICINA CULTURALE 
Presentazioni di libri, film, fumetti, case editrici. 
Promozione di collettivi artistici. 
Letture, piccole performance teatrali 

• Metodi per il raggiungimento degli obiettivi 

La nostra sarà una associazione senza fine di lucro, come deve essere. I soci saranno coloro che proporranno realizzeranno e frequenteranno le nostre iniziative. E quello che si cercherà di fare sarà il raggiungimento della massima inclusione. Chiunque, a patto che si prenda l’impegno di seguirli, potrà proporre e partecipare alla realizzazione dei progetti. 
Per ora abbiamo trovato appoggio e ospitalità in un locale storico della Milano “alternativa”, il Sottomarino Giallo, che metterà a disposizione dell’Officina i propri locali (sia di giorno che di sera) alcuni giorni alla settimana. 
Siamo ottimisti e puntiamo all'impossibile: in un futuro non troppo lontano speriamo di diventare così forti da poterci anche muovere. Sempre restando fedeli a chi per primo ha avuto fiducia in noi, ovviamente. 


• Quando e come ci vediamo? 

Il primo evento, per dare un assaggio e per iniziare a parlarci, sarà un aperitivo organizzato il 23 giugno, quindi molto a breve. 
In quell’occasione potremo bere qualcosa assieme, spiluzzicare, e sempre assieme iniziare a parlare di cosa potremo fare di bello, divertente e interessante una volta tornati dalle vacanze. 

Una piccola ma importante notazione: il Sottomarino Giallo è un circolo affiliato ACSI, quindi per entrare è necessario tesserarsi. Il tesseramento dev'essere approvato (prassi prevista dalla legge) dal Comitato Direttivo del locale, quindi preghiamo chi anche soltanto pensasse di partecipare, senza impegno, di comunicarci nome cognome luogo e data di nascita e codice fiscale. La direzione del locale preparerà l’iscrizione, che potrà essere formalizzata, quando si arrivi la prima volta al Sottomarino Giallo, in pochi secondi, con l’attivazione della tessera (e il pagamento della quota associativa di 5 euro). 
Le consumazioni sono a prezzi popolari, l’ambiente è accogliente, la compagnia siamo noi, siete voi.

Per informazioni più dettagliate:

E-mail officina_del_piacere@hotmail.com

Telefono 3926010092

sabato 4 giugno 2011

La Contessa di Castiglione, la vulva d'oro.

Ci sono creature destinate a diventare un mito e questo avviene al di là del loro fascino, della loro bellezza, della loro personalità. 


La Contessa di Castiglione è sicuramente uno di questi personaggi, fu certamente la più intrigante e chiacchierata, la personificazione della vanità femminile. Una “statua di carne”, così l’aveva definita con una punta d’invidia la principessa di Metternich. Audace, altera e superba, di sé diceva: “è il mio carattere fiero, franco e libero che mi fa essere talvolta cruda e dura”.Divenne Contessa verso i sedici anni, sposando senza amarlo il ricco e molto innamorato conte di Castiglione. Virginia era ricca e di ottima famiglia e il matrimonio le aprì le porte della corte sabauda. Dopo il matrimonio, Virginia si trasferì da La Spezia (la città in cui viveva) a Torino e fece il suo travolgente debutto alla corte di Vittorio Emanuele di Savoia, che ne rimase ipnotizzato.
E nemmeno lo stesso Cavour ne rimase indifferente ma, oltre alla bellezza, egli vide in lei una singolare vocazione all'intrigo.

Fu così che decise di ricorrere a lei per sedurre Napoleone III e avvicinarlo alla causa risorgimentale. Il Conte di Cavour sapeva benissimo, infatti, che senza l’aiuto della Francia, nessuna indipendenza dall'Austria sarebbe stata possibile. Né si sarebbe potuto eliminare lo Stato Pontificio che ancora occupava tutto il centro Italia.
Così si trasferì a Parigi col marito e il suo successo a corte fu immediato e spettacolare. La sua prima apparizione a Palazzo la vide seminuda come una dea dell’antichità. Le dame, eccitatissime, dimenticarono l’etichetta e salirono su poltrone e divani per meglio poterla osservare. Gli uomini erano tutti letteralmente ipnotizzati. E naturalmente, Napoleone III non resistette al suo fascino. Dopo mezz'ora d’amore nella camera azzurra del castello di Compiègne, la missione di Virginia era compiuta.
La Contessa di Castiglione fu impiegata come spia di Stato anche durante la Seconda guerra d’Indipendenza.
Virginia era bellissima e intelligente: alta, bionda, occhi verdi profondi e vellutati. Col tempo si sarebbe conquistata la fama di donna più bella d’Italia e d’Europa e sarebbe riuscita a far risaltare il suo fascino con abiti audaci, strani, a volte spettacolari, che non indossava mai più di una volta. Adorava i colori lilla, indaco, malva e violetto.Per tutta la vita fu una grafomane posseduta dalla voglia di passare alla storia. Ci ha lasciato il Journal intime, un diario in cui annotò di tutto, in particolare i suoi incontri amorosi scritto in maniera decisamente astuta, denota la sua spiccata capacità nel saper raggirare gli uomini. E' in francese, e fa frequente ricorso ad un codice usato per descrivere le performance con i suoi amanti o le situazioni ambigue , ad esempio, ne aveva inventato uno per camuffare i dettagli più intimi: “e” stava per embrassements, baci e carezze; “b” per baci; “bx” per baci e carezze più intimi; “f” per rapporto completo.Ne utilizzava uno anche per catalogare i suoi amanti: “FF” stava per fifty-fifty, ovvero 50% amore e 50% affari; “PR” significava pour revanche, per vendetta.

La Contessa di Castiglione rivoluzionò anche la moda intima femminile facendo notare, forse per prima, quale effetto avesse sugli uomini la raffinata fantasia delle sottovesti. Per questo adottò leggeri indumenti intimi di raso o seta neri al posto delle precedenti, pesanti imbottiture e dei mutandoni legati alle caviglie.
Introdusse anche il vezzo delle lenzuola di seta colorate, che lei amava nere, verdi o violette.
E rinverdì la moda delle giarrettiere, già scomparse da tempo: l’uso di ridotte culottes al posto delle lunghe braghe, imponeva anche la scelta di calze di seta da fermare con vezzosi nastri che via via si arricchirono di pizzi, piume, pietre preziose e scritte allusive.
Dopo aver brillato e scintillato tra gioielli preziosi e toilette da favola, tra balli ed amanti, dopo aver conosciuto i fasti, i piaceri e i trionfi della mondanità, finì i suoi giorni come una romantica eroina: ignorata, in solitudine, disperata,quasi folle, piena di rancori ed inconsolabile per il fascino perduto.Vedendo sfiorire quella bellezza con cui identificava sé stessa, velò gli specchi e si chiuse in un voluto eremitaggio, rifiutò l’amore e il matrimonio ancora propostole da uomini ricchi e famosi. Dopo che il marito finì sotto ad una carrozza, non le restarono che i ricordi. Il 28 Novembre 1899, all'alba del nuovo secolo, morì nella sua casa, senza clamore.
Chiese di essere sepolta alla Spezia, senza funzione religiosa e senza fiori, senza informare i giornali e le autorità, con la camicia da notte leggera e preziosa, quella che stava tutta nel pugno di una mano, che aveva indossato la notte trascorsa con Napoleone III a Compiègne, con al collo una collana di perle e ai polsi due braccialetti che tanto aveva cari, sotto il capo il cuscino di velluto ricamato dal figlio Giorgio quand'era bambino, e di avere ai suoi piedi, nella bara i due cagnolini imbalsamati.Non le fu dato nulla, né dalla Francia né dall'Italia: ebbe una regolare funzione religiosa, ai suoi funerali parteciparono camerieri, un duca e un agente di cambio, fu privata della compagnia dei suoi cani, persino del cuscino del figlio, morto da tempo, che in vita non aveva amato né seguito, e non indossò né la famosa camicia della notte di Compiègne né i suoi gioielli, prontamente sottratti dagli eredi.


Subito dopo la sua morte polizia, autorità e servizi segreti bruciarono tutte le lettere e i documenti a lei inviati dalle massime personalità del tempo con le quali era entrata in contatto, re, politici, papi e banchieri.La contessa di Castiglione non ebbe la tomba in Italia ma nel cimitero di Père Lachaise, dove ancora oggi riposa.
In Italia non esiste alcuna piazza, alcuna via e nessun suo riconoscimento. A Parigi invece, è considerata ancora oggi un esempio di classe, eleganza, costume e un grande archetipo riconoscibile per capacità ammaliatrice femminile.


Io sono io, e me ne vanto; non voglio niente dalle altre e per le altre. Io valgo molto più di loro. Così qualcuno mi detesta; ma ciò non m'importa. Non ci tengo a piacere a tutti

Fonti:
http://www.corriere.it/unita-italia-150/donne/10_ottobre_09/donne-contessa-di-castiglione_a0950a40-d39d-11df-989d-00144f02aabc.shtml
http://historicalromance.splinder.com/post/17212020/la-contessa-di-castiglionela-vulva-doro-del-risorgimento
http://www.letteraturaalfemminile.it/la_contessa_di_castiglione.htm

giovedì 2 giugno 2011

I racconti erotici di Xlater


Conobbi Xlater quando Rosathea iniziò a muovere i primi passi nel mondo della fotografia erotica, scambi di mail e messaggi , seguiti da lunghe telefonate... a lui ho sempre raccontato ogni particolare della mia vita sentimentale, le esperienze, i desideri e le fantasie che prendevano largo in un'anima forse troppo chiusa al sesso e all'erotismo.
Xlater scrive racconti erotici, situazioni licenziose, intriganti che ti portano a esplorare e a far fecondare quella fantasia carnale che tutti abbiamo, ma ignoriamo, vuoi per troppo (falso) pudore, inibizioni sessuali e altre menate imposte da un sistema cattolico.
Vi consiglio di leggere qualche suo racconto e poi mi aspetto i vostri commenti!

Rosathea